(Gbr-Usa, 2017; 109'; vers.orig.sott) di Yorgos Lanthimos
Lanthimos lo possiamo certamente annoverare tra i fenomeni del nuovo cinema europeo. Qua siamo di fronte ad un dramma a tinte horror che dimostra ancora una volta il talento visionario e formalista del regista greco. La maledizione che colpisce la famiglia protagonista è inquietante, angosciante, ma si è continuamente risollevati dalla forza straordinaria delle immagini. Merce rara.
Premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2017
Steven, un importante chirurgo cardiotoracico di successo, conduce un'esistenza felice e benestante con la moglie Anna, eminente oculista, e i loro due figli, il 14enne Kim e Bob, di 12 anni. Tuttavia, dopo aver preso sotto la sua protezione Martin, un ragazzo di 16 anni senza padre che introduce nella sua famiglia, l'universo di Steve inizia a crollare. Le cose, infatti, prendono una piega sinistra e l'uomo si trova di fronte alla difficile scelta di compiere un terribile sacrificio o correre il rischio di perdere tutto.
"The Killing of a Sacred Deer gioca lo sport di Haneke, descrive un contesto molto rigido, in cui un’apparente pulizia e correttezza viene usata per perpetuare se stesso e il proprio benessere, per essere inattaccabile, e lo fa attaccare da una forza invincibile e incomprensibile (gli esempi più clamorosi sono Funny Games e Niente da Nascondere ma ogni film di Haneke ha questo trucco). A questo punto quel che accade è lo smembramento di ogni maschera e la rivelazione di cosa ci sia dietro quell'ordine, l’ordinaria mostruosità umana. Lanthimos questo sport lo pratica da tempo e molto bene, qui sembra quasi raggiungere il gelo artico dei film del suo maestro, quella capacità di colpire con esiti ineluttabili, intrecci caotici e apparentemente ingiusti.
Di meno questo cineasta greco non ha il pugno di ferro, la capacità di colpire effettivamente dove fa più male, nei temi o nei gangli irrisolti che bruciano dentro ognuno, in più invece ha un umorismo incredibile, nero come la morte, senza la minima pietà. Solo in The Killing of a Sacred Deer è capace di ridere e far ridere nei momenti peggiori e dei drammi più atroci o delle sofferenze più buie. Far ridere di bambini in procinto di morire, nella stessa maniera in cui fa ridere di un ridicolo chirurgo inadeguato ai rapporti sociali. Come fossero la stessa cosa.
C’è qualcosa di potentissimo in questo meccanismo ma anche nella maniera perfetta in cui Lanthimos lo mette in scena con il direttore della fotografia Bakatakis e i suoi grandangoli, capaci di abbracciare ambienti immacolati, solari e spesso quasi vuoti. La sintesi visiva delle scene di questo regista è impeccabile. Qui addirittura è accompagnata anche ad un desiderio ammirabile di scendere dalla torre del cinema ermetico e imbastire un intreccio chiaro ed esplicito". (Gabriele Niola, badtaste.it)
Quando
giovedì 24 gennaio ore 21.15
venerdì 25 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott
sabato 26 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott
domenica 27 gennaio ore 11.00 - vers.orig.sott
martedì 29 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott
Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro
Per informazioni sulla sala cinema e biglietti
In questo periodo assistiamo un po’ dappertutto al proliferare di classifiche riguardanti i migliori film del 2018, fatte da giornalisti, critici cinematografici o semplici appassionati. Abbiamo pensato di partecipare anche noi a questo gioco, certamente divertente ma possiamo dire anche necessario per un dipartimento Cinema di un centro d’arte contemporanea che voglia e debba provare a fornire continui stimoli e suggestioni per conoscere ed approfondire le tendenze più interessanti della produzione internazionale. Come si capisce benissimo già dal sottotitolo della rassegna, abbiamo voluto dare un taglio ben preciso alla nostra Top 5, optando per una prospettiva che ci desse la possibilità sia di mostrarvi film sovente assenti nella maggior parte delle classifiche, sia opere che di solito non incontrano il gusto più tradizionale dello spettatore dei cinema d’essai.
Ai contenuti e all'impegno, abbiamo preferito il furore estetico e linguistico; alla grazia e all'eleganza, l’adrenalina, l’eccitazione, la paura e l’angoscia. Sono i cinque film, usciti nelle sale italiane nel 2018, che insieme a pochissimi altri, sotto questi aspetti, ci hanno segnato maggiormente, la cui visione non ci ha lasciati immutati. Speriamo possano avere lo stesso effetto anche su di voi. Buona visione. (Luca Barni, Curatore Centro Pecci Cinema)
Il programma della rassegna
giovedì 10 gennaio ore 21.15 e fino al 16 gennaio
Dogman di Matteo Garrone
giovedì 17 gennaio ore 21.15 e fino al 23 gennaio
Ghostland - La casa delle bambole di Pascal Laugier
giovedì 24 gennaio ore 21.15 e fino al 30 gennaio
The Killing of a Sacred Deer - Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos
giovedì 31 gennaio ore 21.15 e fino al 6 febbraio
Revenge di Coralie Fargeat
giovedì 07 febbraio ore 21.15 e fino al 13 febbraio
Mektoub, My Love - Canto Uno di Abdellatif Kechiche
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
giovedì 24 gennaio ore 21.15
venerdì 25 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott
sabato 26 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott
domenica 27 gennaio ore 11.00 - vers.orig.sott
martedì 29 gennaio ore 16.15 - vers.orig.sott
Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro