(Usa, 2018; 90’; vers.orig.sott e vers.it) di Desiree Akhavan, con Chloë Grace Moretz, John Gallagher Jr., Sasha Lane
Cameron Post è una studentessa di liceo con un grande segreto: la cotta per l'amica Coley, della quale nessuno deve venire a conoscenza, poiché da quando i genitori della ragazza sono morti lei è cresciuta con la zia Ruth, assidua lettrice della Bibbia convinta che l'omosessualità sia una malattia. Quando dunque Cameron viene scoperta a fare sesso con Coley durante il ballo di fine anno, zia Ruth la spedisce dritta dritta al God's Promise, un centro religioso di "diseducazione" all'omosessualità.
“La diseducazione di Cameron Post è basato sul best seller omonimo di Emily Danforth, che ha rivelato l'esistenza di queste realtà "educative" tollerate dalle autorità statunitensi, anche se al loro interno i diritti umani diventano "privilegi" da conquistarsi al prezzo della negazione della propria identità.
La regista americana di origine iraniana Desiree Akhavan, figlia di rifugiati dalla rivoluzione khomeinista e reduce dal successo del suo lungometraggio di esordio, Appropriate Behavior, entra a gamba tesa in quello che ormai è un genere cinematografico a sé, ovvero la storia di reclusione, e tiene evidentemente come faro guida Qualcuno volò sul nido del cuculo. Anche qui infatti c'è una "infermiera Ratched" sadica e crudele, e gli ospiti del God's Promise comprendono tanto i ribelli quanto i collaborazionisti quanto gli anelli deboli della catena. Il personaggio più tragico di La diseducazione di Cameron Post è Rick, una sorta di capo scout armato di chitarra e buone intenzioni che è a sua volta un omosessuale "diseducato". Ma il film di Desiree Akhvan, vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Sundance (e lo stile del racconto è perfettamente aderente a tutti i topos del cinema indie americano), non è una tragedia perché i toni, nonostante il contesto drammatico, sono conditi di ironia: quella che Cameron e due suoi amici all'interno del campo religioso riescono a mantenere di fronte alle difficoltà”. (Paola Casella, mymovies.it)
Quando
giovedì 8 novembre ore 21.15 - vers.orig.sott
venerdì 9 novembre ore 18.30 - vers.it
sabato 10 novembre ore 21.15 - vers.orig.sott
domenica 11 novembre ore 18.30 - vers.it e
ore 21.15 - vers.orig.sott
martedì 13 novembre ore 18.30 - vers.orig.sott
mercoledì 14 novembre ore 21.15 - vers.it
Ingresso
Intero € 6
Ridotto € 4,50
Per informazioni sulla sala cinema e biglietti
A partire dal titolo identificativo Proud, la rassegna cinematografica in proiezione al Centro Pecci dall'8 novembre al 5 dicembre presenta una riflessione sull'identità di genere, sull'alterità e l'inclusione o esclusione alla comunità di appartenenza che questa determina.
I film mettono in scena le battaglie di quattro protagoniste per ottenere l'accettazione di sé e degli altri, e il difficile percorso di affermazione della propria individualità. Dei film tragici e ironici, ma sopratutto veri e vicini, che raccontano in maniera universale la capacità di accettazione del diverso e la rigidità delle sovrastrutture sociali e mentali.
Il programma della rassegna
8 - 14 novembre
La diseducazione di Cameron Post - The miseducation of Cameron Post
15-21 novembre
Disobedience
22-28 novembre
Zen - Sul ghiaccio sottile
29 novembre -5 dicembre
Pride
Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro
Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia
Quando
giovedì 8 novembre ore 21.15 - vers.orig.sott
venerdì 9 novembre ore 18.30 - vers.it
sabato 10 novembre ore 21.15 - vers.orig.sott
domenica 11 novembre ore 18.30 - vers.it e
ore 21.15 - vers.orig.sott
martedì 13 novembre ore 18.30 - vers.orig.sott
mercoledì 14 novembre ore 21.15 - vers.it
Ingresso
Intero € 6
Ridotto € 4,50