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L'isola dei cani - Isle of Dogs

Repliche 

FILM



May 24—30, 2018

di Wes Anderson; (Gbr, 2018; 101'; vers.it e v.o. sott.it)

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informations

Giappone, 2037. Il dodicenne Atari Kobayashi va alla ricerca del suo amato cane dopo che, per un decreto esecutivo a causa di un'influenza canina, tutti i cani di Megasaki City vengono mandati in esilio in una vasta discarica chiamata Trash Island. Atari parte da solo nel suo Junior-Turbo Prop e vola attraverso il fiume alla ricerca del suo cane da guardia, Spots. Lì, con l'aiuto di un branco di nuovi amici a quattro zampe, inizia un percorso finalizzato alla loro liberazione.

"Isle of Dogs ha la grana trasognata che caratterizza i film di Wes Anderson anche quando parlano di dolori e traumi e ingiustizie crudeli. La sua isola canina è il posto degli esclusi, dei perseguitati, di chi diventa «clandestino» e perde tutto, a cominciare dalla propria identità sociale, e per sopravvivere in modo aberrante è costretto a lottare contro lo sconforto, a ritrovare in ogni singolo gesto un po’ di umanità. E i suoi rivoluzionari, chi ha ancora l’energia di scuotere il mondo sono i bambini, gli stessi che in Moonrise Kingdom fuggivano dalle regole degli adulti per scoprire una magia imprevedibile dell’esistenza che può durare solo se non viene anestetizzata nei codici che vogliono organizzarla. Alla repressione razzista del politico che cavalca con pericolosissima deriva autoritaria le paure dei suoi cittadini – i cani sarebbero portatori di una pericolosa influenza che li rende aggressivi – si oppongono uno scienziato non pazzo ma consapevole che con la precisione della ricerca scientifica smaschera la montatura, la sua assistente (con la voce di Yoko Ono) e soprattutto i giovanissimi studenti guidati da una ragazzina pure lei clandestina con la testa bionda di ricci che ricorda quella di Angela Davis. (...) In questo mondo salvato dai ragazzini Anderson (che ha scritto il soggetto insieme a Roman Coppola, Jason Schwartzman, Kunichi Nomura) riversa le sue passioni, l’umorismo delicato, l’ironia, la musica (di Alexandre Desplat) i colori e le trame di un universo fantastico che la scelta della stop motion rende narrativamente più libero. All’inizio, lo ha raccontato lui, l’idea era quella di fare un omaggio a Akira Kurosawa, e anche a Miyazaki, e al Giappone di cui percorre le arti, il sumo e il teatro kabuki, i ragazzini di scuola con le loro divise le stesse dei protagonisti dei pink film anni Settanta – a cui dedica un focus il Forum – porno rosa come lente della società e suo rovesciamento. Atari e i suoi amici, umani e cani, ci dicono che è possibile. Magari con un po’ di rieducazione all’umanità". (Cristina Piccino, ilmanifesto.it)
 




Quando
venerdì 11 ore 21.15 v.o. sott.it
sabato 12 ore 18.30 v.o. sott.it
domenica 13 ore 16.30 vers.it
martedì 15 ore 17.15 vers.it

Ingresso 
Intero € 6
Ridotto € 4,50
 




Where
Cinema - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


Quando
venerdì 11 ore 21.15 v.o. sott.it
sabato 12 ore 18.30 v.o. sott.it
domenica 13 ore 16.30 vers.it
martedì 15 ore 17.15 vers.it

Ingresso 
Intero € 6
Ridotto € 4,50



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