×

Chiara Camoni: La casa del Serpente Regolo

  • Chiara Camoni_ La casa del Serpente Regolo (thumbnail)
    Chiara Camoni_ La casa del Serpente Regolo (thumbnail)

    Realizzata su questo sito panoramico nato da un progetto di rigenerazione ambientale, la scultura di Chiara Camoni assume la forma di un grande serpente disteso a terra, che si snoda tra la vegetazione. Sinuosa e silenziosa come l’animale a cui si ispira, l’opera è composta da pietre raccolte e da materiali di recupero, combinati con elementi in terracotta realizzati appositamente dall’artista, a seguito di un percorso laboratoriale che ha coinvolto istituzioni e famiglie del territorio.

    L’opera La casa del Serpente Regolo, ovvero la storia di un fiume, un sentiero, un filo, un serpente di Chiara Camoni viene inaugurata sabato 28 giugno 2025 alle ore 15:30 presso il Valico della Crocetta, nell’ambito della settima edizione della Festa della Via della Lana e della Seta (28–29 giugno 2025). Un evento che celebra il suggestivo cammino tra Montepiano e Castiglione dei Pepoli, ideato da Vito Paticchia e inaugurato nel 2018.

    La scultura, raggiungibile a piedi con un trekking da Montepiano (partenza ore 14.00) oppure in auto, nasce da un progetto di rigenerazione ambientale e si presenta come un grande serpente che si snoda tra la vegetazione. È realizzata con pietre raccolte sul posto e materiali di recupero, combinati con elementi in terracotta creati appositamente dall’artista durante un percorso laboratoriale che ha coinvolto famiglie e istituzioni del territorio.

    Il laboratorio, parte integrante dell’opera, è iniziato con una camminata lungo i boschi e le vie d’acqua della Via della Lana e della Seta, durante la quale sono state raccolte terre, cortecce e piante trasformate in pigmenti naturali per decorare le piastrelle che compongono la scultura. Un gesto collettivo che intesse un legame diretto, materiale e affettivo, tra l’opera e il paesaggio: una narrazione che unisce il fiume, il sentiero e il serpente.

    Figura ricorrente nella pratica di Chiara Camoni, il serpente qui assume un significato specifico: richiama il Serpente Regolo, creatura mitica presente nelle leggende locali, il cui nome — “piccolo Re” — evoca un potere silenzioso e nascosto che si fonde con la terra. L’artista ha scelto di inserirsi nel paesaggio in maniera non monumentale: la scultura è fissata a secco e destinata a trasformarsi nel tempo, intrecciandosi con erbe, radici e piante. Come il Regolo, essa assume una forma aperta, mutevole, che affiora e si immerge nel terreno, diventando racconto e ambiente.

    L’opera è a cura del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, prodotta nell’ambito del progetto di Land Art sulla Via della Lana e della Seta, sostenuto dal Comune di Prato, con il cofinanziamento della Regione Toscana nell’ambito del Bando FSE - Fondo Sociale Europeo e con la collaborazione di Proloco Montepiano, Fondazione CDSE, Visentium e Appennino Slow.