Joe Gillis, un giovane sceneggiatore di Hollywood disoccupato e nei guai, si ritrova per caso nella villa di Norma Desmond, ex diva del muto ormai dimenticata che vive in un volontario isolamento insieme al fedele maggiordomo Max von Mayerling, immersa nel culto di se stessa. Oppresso dai debiti, Joe si fa assumere da Norma per scriverle un copione, ma presto finirà per restare prigioniero della follia della donna.
Atmosfere cupe, quasi spettrali, per raccontare il senso di decadenza dei grandi protagonisti del Cinema Muto, caduti in disgrazia con l'avvento del Sonoro, in un bianco e nero pericoloso che sottende un'angoscia continua. Questo non è soltanto un noir o un film drammatico tradizionale, non è un fantasy, è semplicemente Viale del tramonto, uno dei capolavori indiscussi del Cinema Classico americano. Il film ebbe 9 nomination e vinse due Oscar: per la sceneggiatura (Wilder, Charles Brackett, D. M. Marshman jr) e per la colonna sonora (Franz Waxman).
