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Presentazione del libro "Marco Bagnoli" di Germano Celant

PRESENTAZIONI DI LIBRI



6 dicembre 2018 h 18:30

con Marco Bagnoli, Cristiana Perrella e Stefano Pezzato, Marcella Beccaria, Antonella Soldaini, Pier Luigi Tazzi, Padre Bernardo OSB

 
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informazioni

Giovedì 6 Dicembre 2018 alle ore 18.30 al Centro Pecci di Prato si terrà la presentazione del libro Marco Bagnoli di Germano Celant, edizioni Skira, Milano 2018.

 

Saranno presenti:

Marco Bagnoli, artista

Cristiana Perrella, direttrice del Centro Pecci

Stefano Pezzato, conservatore del Centro Pecci

Marcella Beccaria, capo curatore e curatore delle collezioni del Castello di Rivoli

Antonella Soldaini, Associate Editor della pubblicazione

Pier Luigi Tazzi, Atelier Marco Bagnoli, Montelupo Fiorentino

Padre Bernardo OSB, Abate di San Miniato al Monte, Firenze

 

La pubblicazione, la più ampia finora realizzata, analizza e documenta il percorso artistico di Marco Bagnoli dagli anni 1970 a oggi. Dallo studio e dalla ricerca sul suo contributo emerge la sua consapevolezza di essere e di muoversi nell’arte, come in una realtà "altra". È la testimonianza di un attraversamento di tempi e spazi, con la capacità di collocarsi dove il linguaggio non può essere parlato e compreso, così che lo spirituale possa manifestarsi quale naturale completamento della materia. A contare, nelle sue proposte, è il dialogo, che fa risuonare tra loro, mediante il ricorso a colori e oggetti, a luci e ombre, il fisico e il mentale, l’emotivo e il logico. Un’inedita rifondazione poetico-scientifica del fare arte, che professa l’unità di culture distanti nello spazio e nel tempo e afferma la presenza simultanea di tutte le polarità del sentire e del percepire.

Il libro, a cura di Germano Celant, è composto da un suo ampio saggio introduttivo e da una cronologia in cui si intercalano memorie e commenti dell'artista stesso, redatta da Antonella Soldaini, che era stata curatore della personale di Marco Bagnoli al Centro Pecci nel 1995.

 


 

 

Marco Bagnoli

Marco Bagnoli, dopo la formazione scientifica e una laurea in chimica, si impone nella seconda metà degli anni 1970 e da allora la sua presenza sulla scena artistica è costante.

Basti pensare alle sue partecipazioni alla Biennale di Venezia (1982, 1986, 1997), a Documenta di Kassel (1982, 1992) e al Sonsbeek di Arnhem (1986); alle sue personali presso prestigiose istituzioni artistiche quali De Appel, Amsterdam (1980 e 1984), Centre d’Art Contemporain, Genève (1985), Musée Saint-Pierre Art contemporain, Lyon (1987), Magasin, Centre National d’Art Contemporain, Grenoble (1991), Castello di Rivoli (1992), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (1995), IVAM, Centre del Carme, Valencia (2000), České Muzeum Výtvarných Umění, Praha (2009), Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2015); ai suoi passaggi in grandi musei, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma al Centre Georges Pompidou di Parigi.

Nel 1981 occupa con una grande installazione la Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino, e da lì in poi inizia una serie di interventi in architetture importanti spiritualmente e storicamente, come, a Firenze, la Cappella Pazzi (1984), la Sala Ottagonale della Fortezza da Basso (1989), l'Abbazia di San Miniato al Monte (1992, 1994, 2012, 2018), il Forte di Belvedere (2003, 2017), il Giardino di Boboli (2013), la Stazione Leopolda (2014). Opere di Bagnoli sono nelle collezioni del MAC Lyon dal 1987, del Centro Pecci di Prato dal 1988, del Castello di Rivoli dal 1992, del Garrison Art Center dal 2013 e del Magazzino Italian Art dal 2017, ambedue nello stato di New York.

 

Il Castello di Rivoli è il Museo d'arte contemporanea italiano che conserva il maggior numero di opere di Marco Bagnoli. Dal maggio 2016 presso il Museo Madre di Napoli è in comodato gratuito a tempo indeterminato l'installazione ambiente La voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile (1976-2015).  Il 5 maggio 2017 si è aperto a Montelupo Fiorentino l'Atelier Marco Bagnoli: nel suo insieme è concepito dall'artista come un'opera d'arte totale (Gesamtkunstwerk).  Dal febbraio 2018 è installata permanentemente in piazza Ciardi a Prato la fontana Lʼanello mancante alla catena che non cʼè (1989-2017) e, dal 20 aprile dello stesso anno, Araba fenice (2011-2013) è in comodato al Museo Novecento di Firenze. Janua Coeli, un lavoro commissionato per il Millenario dell'Abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, è attualmente installato all'esterno e all'interno della basilica.

 


 

Quando

giovedì 6 dicembre ore 18.30

ingresso libero

 




Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


Quando

giovedì 6 dicembre ore 18.30

ingresso libero

 

Saranno presenti:

Marco Bagnoli, artista

Cristiana Perrella, direttrice del Centro Pecci e Stefano Pezzato, conservatore

Marcella Beccaria, capo curatore del Castello di Rivoli

Antonella Soldaini, Associate Editor della pubblicazione

Pier Luigi Tazzi, Atelier Marco Bagnoli, Montelupo Fiorentino

Padre Bernardo OSB, Abate di San Miniato al Monte, Firenze

 



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