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Josh Blaaberg, Distant Planet (trailer) | Second Summer of Love

13 .11.2018 – 18.11.2018

WEB TV / PECCI CONTEMPORARY



commissioned and produced by Gucci and Frieze

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From November the 6th to the 25th, the Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci will present the Italian première of the film exhibition Second Summer of Love, commissioned and produced by Gucci and Frieze, as a further event celebrating the 30 years anniversary of Centro Pecci. 

 

November, 13 – 18: Josh Blaaberg
Distant Planet: The Six Chapters of Simona (28'44''), 2018

Italo disco is often seen as the lesser cousin of US and UK pop, a cultural hierarchy built on a set of shared assumptions relating to nationhood, language, identity and originality. In Distant Planet, Josh Blaaberg combines fiction, archive and interview to explore how emotional impulses are at the core of these and all assumptions: how reality and desire are inherently intertwined. The film imagines a universe where mid-1980s New York runs riot for the latest Italo releases and Campari fountains are installed by Presidential decree. It presents the genre in all its glamour and artifice, celebrating its anonymous stars who sang in borrowed English under invented American names. Starting from the premise that life is as ephemeral as a short-lived Italo hit, the film positions the genre as being defined by loss: of language, voice and dashed hopes for a better future. It goes on to explore how the eternal desire to overcome loss is the true meaning of luxury. The film draws parallels between the loss of loved ones, the strange unreality of experiencing grief in childhood, and the unique combination of happy and sad sounds that define the music. Through archive footage, interviews and newly-imagined realities, Distant Planet takes three Italo disco stars and journeys with them as they reconnect with the forgotten fantasies of the music. In doing so, our Italo stars are elevated to their rightful places in pop history. Immortalised as demigods on the slopes of Mount Etna, all loss is defeated and cultural hierarchies overcome.

 

 

Screening programm

 

November, 6 – 11: Wu Tsang
Into a Space of Love (25'33''), 2018

 

November, 20 – 25: Jeremy Deller
Everybody In The Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992 (61'35''), 2018

 

 

 

Josh Blaaberg, Distant Planet, 2018 (trailer). Commissionato e prodotto da Frieze e Gucci. Courtesy l'artista

 






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Ren Hang. Nudi | intervista a Cristiana Perrella

Ren Hang. Nudi

a cura di Cristiana Perrella

04 giugno —30 agosto 2020

 

Esplicito ma anche poetico, il lavoro dell’acclamato fotografo e poeta cinese Ren Hang (1987– 2017) è esposto per la prima volta in Italia con una selezione di 90 fotografie, accompagnate da un portfolio che documenta il backstage di uno shooting di Ren Hang nel Wienerwald nel 2015 e un’ampia sezione di libri rari sul suo lavoro. Ren Hang è noto soprattutto per la sua ricerca su corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, che ha per protagonista una gioventù cinese nuova, libera e ribelle. Per lo più nudi, i suoi soggetti appaiono su un tetto tra i grattacieli di Pechino, in una foresta di alberi ad alto fusto, in uno stagno con fiori di loto, in una vasca da bagno tra pesci rossi che nuotano oppure in una stanza spoglia, i loro volti impassibili, le loro membra piegate in pose innaturali. Cigni, pavoni, serpenti, ciliegie, mele, fiori e piante sono utilizzati come oggetti di scena assurdi ma dal grande potere evocativo. Sebbene spesso provocatoriamente esplicite nell'esposizione di organi sessuali e nelle pose, che a volte rimandano al sadomasochismo e al feticismo, le immagini di Ren Hang risultano di difficile definizione, scottanti e allo stesso tempo pure, permeate da un senso di mistero e da un’eleganza formale tali da apparire poetiche e, per certi versi, melanconiche. I corpi dei modelli – tutti simili tra loro, esili, glabri, dalla pelle bianchissima e i capelli neri, rossetto rosso e unghie smaltate per le donne – sono trasformati in forme scultoree dove il genere non è importante. Piuttosto che suscitare desiderio, queste immagini sembrano voler rompere i tabù che circondano il corpo nudo, sfidando la morale tradizionale che ancora governa la società cinese. In Cina infatti, il concetto di nudo non è separabile da quello di pornografia e il nudo, come genere, non trova spazio nella storia dell’arte. Le fotografie di Ren Hang sono state per questo spesso censurate. “Siamo nati nudi…io fotografo solo le cose nella loro condizione più naturale” (Ren Hang).


WEB TV / PECCI CONTEMPORARY

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see also
EXHIBITIONS / PECCI 30
November 06—25, 2018
Second Summer of Love

by Wu Tsang, Josh Blaaberg, Jeremy Deller