L’impegno corale di istituzioni e associazioni all’assemblea promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dal Centro Pecci
Oltre centotrenta partecipanti e ben quarantasei interventi
Prato si deve rialzare e il mondo della cultura, un universo di progetti e di idee, è pronto a fare generosamente la sua parte. È questo il primo determinato messaggio che arriva dall'assemblea delle istituzioni e associazioni culturali promossa, ieri pomeriggio, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dal Centro Pecci sul tema:
Cultura ri-genera comunità
Fortissimo in tutti il desiderio di ascolto reciproco e di confronto. Oltre 130 i partecipanti, ben 46 le realtà che hanno portato il loro contributo al dialogo che si è svolto al Pecci. A spiegare le ragioni dell’iniziativa, un’opportunità di condivisione e di dialogo, sono stati la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Diana Toccafondi e il direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol, che hanno manifestato anche una esigenza di solidarietà profonda per le vittime delle guerre e la situazione di Gaza. La commissaria vicaria del Comune di Prato, Renata Castrucci, ha portato il saluto all’assemblea ed è intervenuta anche Cristina Manetti, capo di Gabinetto della Regione Toscana.
È stato l’appello di “richiesta di ascolto” di due giovani, Clara Fedi e Diego De Felice Coveri, ad aprire i lavori. “Perché i giovani non frequentano gli ambienti culturali pratesi?”, è stata la domanda provocatoria dei due studenti che alle istituzioni e associazioni culturali hanno chiesto “di cambiare per affrontare la difficoltà di questi tempi rispettando le urgenze dei giovani, di accogliere la crisi per superarla e non sentirsi vittime di essa, di cercare nuove parole, nuovi progetti e una nuova comunità”.
‘Siamo felici di aver creato insieme a Diana Toccafondi questa occasione di incontro e scambio, un segnale forte della vivacità culturale di Prato in diversi ambiti. Ringrazio ancora tutti coloro che hanno partecipato - commenta Stefano Collicelli Cagol - La giornata di ieri è un impegno a continuare nel tessere relazioni per far nascere nuove progettualità e sinergie accogliendo le diverse anime e comunità di Prato. La città proprio attraverso lo sviluppo culturale e le connessioni tra le culture che la animano ha la possibilità di farsi conoscere fuori dai propri confini in una luce luminosa e di assicurare un benessere fisico e mentale a chi la abita.’
Dialogare per aprire nuovi spazi generativi, progettare insieme, ricercare connessioni, mettersi e restare in rete, costruire ponti, prendersi cura della città, suscitare cooperazione. Sono parole importanti quelle che sono risuonate ripetutamente nei diversi interventi. “Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno partecipato, credo non ci sia cosa più bella che quella di sentire di aver intercettato, come è successo anche per il Festival Seminare Idee, un bisogno che è quello di stare insieme e di dirsi che cosa significa per noi la cultura, non solo per noi istituzioni, ma per i giovani, per le persone che di solito non frequentano questi luoghi, che non partecipano e che hanno difficoltà a sentirsi cittadini nel senso vero della parola - mette in evidenza diana Toccafondi - Nell’assemblea si è sentito veramente che la città sta rispondendo a queste esigenze con straordinaria creatività, progettando proposte di coinvolgimento per tutti, nella consapevolezza che la cultura è uno strumento formidabile per dare futuro alla nostra comunità. È la risposta migliore a questa chiamata a raccolta”.
L’idea operativa che si sta facendo strada è quella di creare una piattaforma web per condividere iniziative ed esperienze di ciascuno. Un invito a osare è venuto dal confronto conclusivo, guidato dal giornalista Giorgio Bernardini che ha ipotizzato la creazione di “un parlamento della cultura pratese”, mentre la presidente della Fondazione Parsec, Antonella Fioravanti, ha chiesto di lavorare tutti insieme per candidare Prato a Capitale Europea della cultura.
A guidare le quattro sessioni tematiche su Cultura e futuro, Cultura e cura, Cultura e saperi, Cultura e territori sono stati Massimo Bressan, Barbara Boganini, Filippo Guarini e Daniela Toccafondi.
Ecco tutte le istituzioni e le associazioni che hanno parlato e presentato proposte. Sono intervenuti anche rappresentanti del mondo delle imprese e delle professioni.
Fondazione Teatro Metastasio - Monash University e Unifi (Team di ricerca “Our City Our Campus”) - Fondazione Gori Celle - Circolo Letterario Bardamù - Associazione Scuola d’Arte Leonardo - Cinefilante (Progetto) - Associazione Il Castello - Balli Il Lanificio (Leonardo Raffaelli) - Giuditta Rossi (Bold Stories) - Associazione culturale White Radio - DryPhoto Arte contemporanea - Camerata Strumentale di Prato - Teatro Metropopolare - Ordine dei Medici – Commissione cultura - Comitato cittadino attività musicali - Ricostruttori nella preghiera - Musei Diocesani – Prato Cultura - Università del tempo libero “Eliana Monarca” e Associazione Linguaggi Percorsi nelle culture - Accaventiquattro Gallery -Gioia Libera – Kinkaleri - Fresco Parkinson Institute -Fondazione Museo del Tessuto - Cinema Terminale - Associazione Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano - Associazione Malaparte pratese nel mondo - Ordine Periti industriali e laureati - Associazione ex Allievi Buzzi -Confindustria Toscana Nord - Libera università di promozione culturale - Associazione Pratese Amici dei Musei e dei Beni Ambientali - Associazione Prato per Zipoli -Chorasis Lo spazio della visione - Fondazione Parsec – Parco delle Scienze e della Cultura - Fondazione Pin – Polo di Prato dell’Università di Firenze - Ordine degli Architetti - Collegio dei geometri e dei geometri laureati - Scuola di cinema “Anna Magnani” - Binario di scambio – Compagnia Teatrale Universitaria - Associazione Il Geranio - Gruppo Bibliofili pratesi “Aldo Petri” - Accademia Bardi - Istituto di Studi Storici Postali “Ado Cecchi” - Archivio di Stato di Prato - Fondazione Politeama Pratese.