La memoria dell’acqua
di Patricio Guzman (Cil-Fra-Spa, 2015; 82’; v.o.s.i.)
Spazio Presente. Natura: Sublime e Violenza
Un bottone di madreperla incrostato nella ruggine di una rotaia in fondo al mare: è una traccia dei desaparecidos di Villa Grimaldi a Santiago, il grande centro cileno di detenzione e tortura sotto la dittatura di Pinochet. Un fiume che scorre e il tintinnio delle cascate: è la canzone dell'acqua alla base della cultura dei Selknams, popolazione nativa sudamericana trucidata dai colonizzatori. Due massacri, e la memoria dell'acqua: sono le chiavi narrative per raccontare la storia di un Paese e delle sue ferite ancora aperte, per percorrere il Cile e la sua bellezza, il Cile e la sua violenza. Orso d’Argento al Festival di Berlino 2015, è l’ultimo straordinario documentario del maestro cileno, Patricio Guzman, col quale, in maniera miracolosa, riesce a tenere insieme “l'acqua e le stelle, l'uomo e il cosmo, un bottone di madreperla e il genocidio di un popolo, il mistero dell'esistenza umana e gli onori di un passato non ancora elaborato, le esperienze personali e la storia di una nazione, il particolare e l'universale”.
Viale della Repubblica, 277, Prato
Orari
mar 01/11 h. 21.15
gio 03/11 h. 19.00
ven 04/11 h. 21.15
dom 06/11 h. 19.00
Ingresso
Intero € 6,00
Ridotto € 4,50
Abbonamento 10 ingressi € 45,00