(Svizzera, 2017; 97'; vers.orig.sott. e vers.it) di Lisa Brühlmann, con Luna Wedler, Zoë Pastelle Holthuizen
Proprio al finire delle vacanze estive la quindicenne Mia trasloca con i genitori alle porte di Zurigo. Sentendosi da sempre estranea ai suoi genitori, si ritrova spesso a chiedere se è stata adottata ma la madre, seppur offesa dalle illazioni, non risponde. Mentre Mia si butta in una selvaggia adolescenza cercando di fronteggiarla, il suo corpo comincia a cambiare in modo strano. All'inizio in modo poco percettibile, ma successivamente con una veemenza che la manda fuori di testa. Nella sua disperazione, cerca di anestetizzarsi con sesso e droghe, sperando di fermare questo fiume in piena che la sta travolgendo. Ma la natura è più forte. La trasformazione di Mia prosegue inesorabile, facendola diventare quell'essere che per anni si è assopito dentro di lei... e ora sta prendendo il comando.
"Quello che colpisce è come la regista abbia scelto di raccontare questo momento così delicato nella vita di una ragazza. Mia ha il primo ciclo mestruale e qualcosa inizia a cambiare nel suo corpo. Non sono solo il seno o i peli sotto le ascelle a crescere, la mutazione è più estrema, decisamente violenta. Inizia a mangiare i pesci nell’acquario della madre. Acquisisce una forza che non aveva prima. Le dita dei piedi si uniscono e le gambe si riempiono di lividi che poi diventano squame. La sua mente diventa improvvisamente blu.
Questa non è la storia di una sirena felice, ma di una ragazzina che sta diventano donna e non sa davvero come gestire la cosa. E allora si convince di essere stata adottata, di essere in realtà figlia di una specie di mostro. Inizia a bere e a drogarsi per perdersi, a fare sesso per sentire che il suo corpo è ancora suo, che non sta sfuggendo completamente al suo controllo. Nonostante i lividi, le squame, le dita unite. Nonostante la voglia di mare.
La Bruhlmann fa muovere la protagonista in modo libero e disperato. Mia nasconde la sua mutazione ma al contempo sovraespone il corpo e l’emotività, si getta nella vita, esplora gli abissi, infine accetta la sua reale natura.
Da racconto adolescenziale Blue my mind diventa inaspettatamente una pellicola di genere, mischiando linguaggi diversi ma del tutto complementari. Questa commistione lo rende un film affascinante e misterioso. Sfuggente, sopra ogni altra definizione. Come Mia sfugge ad ogni tipo di classificazione. Non sappiamo che tipo di donna diventerà, perché è una sirena, destinata a muoversi nel paese più grande del mondo, il mare. È inafferrabile ed accetta di esserlo. È una donna o un animale? "I’m not an animal, I’m a human being! I’m a man!" urla il disperato protagonista di Elephant Man di David Lynch. È più o meno quello che succede a Mia poco prima di scegliere il mare. Umana nell’animo, sirena di natura." (Laura Sinceri, sentieriselvaggi.it)
Quando
giovedì 13 giugno, ore 18.30 - vers.it
venerdì 14 giugno, ore 21.30 - vers.orig.sott
sabato 15 giugno, ore 21.30 - vers.it
domenica 16 giugno,ore 11.00 - vers.orig.sott e ore 18.10 - vers.it
martedì 18 giugno,ore 18.00 - vers.it
mercoledì 19 giugno, ore 21.30 - vers.orig.sott
Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro
Per informazioni sulla sala cinema e biglietti
Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia
Quando
giovedì 13 giugno, ore 18.30 - vers.it
venerdì 14 giugno, ore 21.30 - vers.orig.sott
sabato 15 giugno, ore 21.30 - vers.it
domenica 16 giugno,ore 11.00 - vers.orig.sott e ore 18.10 - vers.it
martedì 18 giugno,ore 18.00 - vers.it
mercoledì 19 giugno, ore 21.30 - vers.orig.sott
Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro