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Jules et Jim

FILM



March 05—13, 2019

 (Fra, 1961; 106'; vers.orig.sott) di François Truffaut; con Jeanne Moreau, Oscar Werner, Henri Serre

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La dolce vita secondo Truffaut. Nella Parigi bohémienne negli anni Dieci, due uomini e una donna provano ad amarsi oltre le regole, attraverso il tempo, la guerra, matrimoni e amanti, accensioni e delusioni: Jeanne Moreau con i suoi travestimenti, il suo broncio altero, la sua voce magica percorre tutti i tourbillons de la vie, ma alla fine è lei a non saper accettare la resa. "Abbiamo giocato con le sorgenti della vita, e abbiamo perso". Appunto il film definitivo sul perdere, sul perdersi. Capolavoro d'utopia dolcemente amorale, infinitamente replicato in tanti film à la manière de.

 

"E' forse il film più felice di Truffaut, certamente uno dei più rappresentativi con Jeanne Moreau nel suo personaggio più mitico." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')

 

"Un film sconcertante, ambizioso, che volge in paradosso, incessantemente, i personaggi e le situazioni che rappresenta. Truffaut, e lo indicano il montaggio interno delle inquadrature, le sequenze condotte a ritmo di balletto, il voluto semplicismo, la natura stessa del commento musicale e il tipo di montaggio, ironizza sul ménage a trois, ma il film non è sempre intelligibile e gli squilibri stilistici son fin troppo evidenti. Un film con molte pretese ma in definitiva intriso di decadente romanticismo. Buona l'interpretazione. Eccellente la fotografia e l'ambientazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 52, 1962)

 

"Torna Jules e Jim. Torna il capolavoro di François Truffaut, che lo diresse con pochi mezzi e un talento incomparabile a soli 28 anni, adattando il primo romanzo del poco noto Henri-Pierre Roché, che lo pubblicò invece 74enne (Adelphi). (...). "Jules e Jim è un sogno", diceva Truffaut. "Noi tutti soffriamo del lato provvisorio dei nostri amori, e questo film ci fa appunto sognare di amori eterni". Ma anche il film, come la passione che lo abita, sembra eterno se quarant'anni dopo non ha perso la sua magia". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 31 maggio 2002)

 

 

Quando

martedì 5 marzo ore 18.30 -  vers.orig.sott

mercoledì 6 marzo ore 21.15  - vers.orig.sott

 

Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro

 

Per informazioni sulla sala cinema e biglietti




Where
Cinema - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, 59100 Prato PO, Italia


Quando

martedì 5 marzo ore 18.30 -  vers.orig.sott

mercoledì 6 marzo ore 21.15  - vers.orig.sott

 

Biglietti
Intero 6 euro
Ridotto 4,50 euro

 

Per informazioni sulla sala cinema e biglietti



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